Le 10 caratteristiche che rendono "liquido” un business
Un business liquido è un business senza costi fissi. Questa è una “sineddoche pubblicitaria”: prendiamo una singola caratteristica impattante e comunichiamo come unica caratteristica; fa parte di quella strategia chiamata «elevator pitch» ovvero “vendita da ascensore”. Un pitcher è un venditore¹ e il suo discorso prende il nome di “sales pitch” (discorso di vendita). Ma cosa rende «liquido un business?» Ma quali sono le altre caratteristiche di un business liquido? Quando è che un business si può definire “liquido”. Le caratteristiche di un business liquido sono dieci: vediamole una alla volta.
I. Costi fissi minimi o nessun costo fisso. Ciò che rende rischioso fare l’imprenditore sono i costi fissi, perché li hai sempre, anche quando non guadagni. I costi variabili invece dipendono dai ricavi, e dunque se non guadagni non hai costi. Se sei un imprenditore, per diventare liquido puoi a) ripensare il modello dei costi in chiave liquida oppure b) creare un ramo d’azienda liquido da associare al business che hai già. Se stai avviando il tuo business adesso il problema invece non si pone, perché lo imposterai direttamente in modo liquido.
II. Un Ebitda elevato. Cioè un utile lordo ante imposte, elevato, solitamente superiore al 25 per cento. Se ti resta in tasca meno del 25 per cento, non stai ragionando in modo liquido; in questo caso, i nostri protocolli possono davvero fare la differenza per te.
III. Una struttura di vendita customer based. I tuoi clienti non sono «market based», cioè non dipendono dall’andamento del mercato: sei tu a controllare ogni segmento della tua filiera di vendita, e sempre tu a decidere in ogni momento di aumentare o diminuire il flusso dei clienti per quel segmento.
IV. Una struttura profit first. Il tuo business va in utile da subito, raggiunge il break even point in pochi mesi, la maggior parte delle volte già entro il primo mese. Questo perché il business liquido è fatto per crescere e scalare in ecosistemi imprenditoriali ostili come il nostro, dove l’accesso al credito è difficile e affidarsi alle banche o a finanziatori privati crea più problemi che soluzioni. Se pensi che sia impossibile o molto ottimistico nel tuo settore o nella tua impresa essere profit first, è perché stai pensando alla tua azienda nel modo tradizionale: vale a dire fare anni di sacrifici per poi finalmente vedere la luce. Questo è ragionevole quando lo Stato e tutto il Paese sostengono l’imprenditore, ma le aziende che adottano questo modello in un ecosistema ostile falliscono o restano per tutta la vita delle one man company, in cui nulla funziona se l’imprenditore si allontana.
V. Financial based. I business liquidi sono profit first e vanno in utile da subito. Cosa fanno con quegli utili gli imprenditori liquidi? Finanziano la crescita del proprio business. Senza dipendere dalle banche, dai fondi o dai finanziatori privati. Il paradosso? È proprio quando non hai bisogno di soldi che investitori e banche sono disposti a finanziarti, perché sei una scommessa già vinta. Allora potrai scegliere di utilizzare quel denaro per crescere ancor più velocemente, oppure farlo con i tuoi tempi.
VI. Scalabile. Il business liquido è impostato per essere scalabile fin dal primo momento, nel senso che a) i costi che sostieni non salgono in proporzione ai ricavi e b) più clienti hai, meno ti costerà l’erogazione del prodotto o del servizio. Passare da un cliente a un milione di cliente non implica moltiplicare per un milione i costi. L’esempio più semplice è quello di un libro: una volta scritto, venderne una copia o un milione di copie non comporta un aumento di costo o denaro per l’autore. A seconda del tipo di business, di mercato e di settore, la scalabilità si raggiunge tramite ingegnerizzazione o rivisitazione dei processi di erogazione o distribuzione e dei cicli produttivi.
VII. Delivery variabile. Con il termine «delivery» si intende il prodotto o il servizio che vendi. In un business liquido la delivery ha un costo prevalentemente variabile, non fisso. E questo vale in tutti i settori, dal cantiere alla consulenza. Anche il tempo è slegato dalla delivery. Il modo più semplice per far capire questo concetto è prendere come esempio i professionisti. Un professionista scambia il proprio tempo per denaro: più è riconosciuto, più aumenterà il suo costo orario, ma non potrà moltiplicare le ore a sua disposizione, cioè non potrà mai «vendere» più di 24 volte il suo costo orario ogni giorno. Al contrario, grazie ai protocolli del business liquido, anche un professionista riesce a impostare il business in modo da slegare i suoi guadagni rispetto al tempo, pur conservando la parte bella e importante del proprio lavoro. Se invece sei un imprenditore o hai un’azienda, slegare i costi fissi dall’erogazione sarà uno dei primi miglioramenti che impatteranno in positivo sul tuo conto economico.
VIII. Sostenibile. Di solito il termine si riferisce all’impatto ambientale. Nel business liquido, invece, riguarda il portafogli dell’imprenditore. Perché è inutile sviluppare grandi piani industriali o tecnologie all’avanguardia se non ci sono le risorse per sostenerle. Nel business liquido, grazie alle economie di scala, avviene un miracolo: gli stessi project manager che lavorano con grandi multinazionali su progetti da milioni di euro lavoreranno con te e sul tuo business con la stessa accuratezza e professionalità, ma a misura del tuo portafogli. Che si tratti della realizzazione di una strategia marketing, di un software operativo, di una app, di un funnel o di nuovi processi innovativi, ogni singolo progetto verrà realizzato in modo sempre proporzionale alle tue tasche. Poiché nel business liquido sono gli utili che finanziano la crescita, e poiché i nostri protocolli liquidi ti permetteranno di crescere quanto vorrai, puoi puntare davvero a divenire una unicorn o un business world wide. Ma per far sì che queste aspirazioni non restino solo favolette irrealizzabili, devono essere sostenibili. E questo, in termini di protocolli liquidi, significa che se parti da zero dovrai essere profit first, poi una asset company e solo allora potrai scalare e puntare a diventare una multinazionale o un’azienda di impatto mondiale. Qualunque sia il tuo progetto, sarà sempre realizzabile per le tue tasche: questa per noi è sostenibilità.
IX. Hr flessibile. Nei business liquidi, solo pochissimi uomini chiave sono assunti stabilmente in azienda, mentre la maggior parte dei collaboratori rappresenta un costo variabile, lavora in squadra e viene pagata per il valore che porta, no per le ore di lavoro in ufficio. Grazie ai protocolli del business liquido ottimizziamo questi processi, facendo sì che non restino solo una ricetta «su carta»: in pratica, i nostri project manager definiscono con te le strategie e poi selezionano e coordinano autonomamente le risorse scelte fra professionisti abituati a sviluppare progetti per grandi aziende e multinazionali. La tua azienda e tu come imprenditore potrete disporre di intere divisioni in outsourcing solo per il tempo che occorre, attivandole o tenendole in stand-by senza le difficoltà burocratiche e i costi legati a contratti e assunzioni. Lavorerai con professionisti che non potresti permetterti di assumere a stipendio, con la garanzia di consegna nei tempi stabiliti e una qualità definita e misurata con criteri numerici.
X. Innovativo. Si può ripensare un business tradizionale in chiave liquida ottimizzandone qualità, tempistica e guadagni. L’innovazione è ciò che ti permette di reinventare il tuo settore e creare quelle tecnologie che spesso divengono l’asset principale della tua azienda, permettendoti di ridefinire l’esperienza del cliente e il modo in cui il tuo prodotto o servizio vengono forniti.
¹Potremmo definirlo un “imbonitore da fiera”.